lunedì 30 settembre 2013

Bella Billie




e cerca cerca cerca tra 20mila dischi uno, uno del sollievo e ti ritrovo regina. che era di luglio quando te ne andasti. referto medico: overdose. overdose di che, lady? d'amaro, d'amore negato, di more, di musica, di troppa musica meravigliosa, cantata con voce sbilenchissima e di velluto, mia perfetta imperatrice negata. donna, nera, tossica e mignotta, ed esagerata, affamata di carezze, con quelle labbra rosso sangue e una gardenia tra i capelli neri. bella billie. siediti qui, accanto, serviamoci una vodka mentre il cielo si fa arancio.
guarda lady day, guarda come roma trascolora e sembra una città come tutte le altre in questo tramonto, un tramonto di lontananze e distacchi, di vapori, di calori che salgono, e questo caldo, caldo assoluto. senti mia preferita, senti il retrogusto di gelo. lo so che lo sai, tanto che non posso ascoltare che te, e la sinfonia scura del duca ellington. non posso che ascoltarti, strange fruit, superba e disperata. e sola. e mai un bacio sulla guancia, una mano che stringe un'altra mano, neppure quando il mondo, il tuo piccolo mondo va a rotoli.
così ti vedo camminare billie, lungo la stradina che porta al parco in questo cielo arancio che si allarga come un ceffone, una macchia d'olio, una perfidia priva d'ironia a cerchi concentrici. eccoti. con l'abito buono, segno dell'ariete, orgogliosa e arrogante a catalogare (file under: sticazzi) tutti i silenzi dell'estate, e quelli della primavera, e i rifiuti, e le mani di troppo, e le assenze d'amore.
mia meravigliosa signora dell'inferno in terra e del paradiso dello spartito, trattata come l'ultima, tu la prima. comprata per un piatto di pollo e patatine, comprata per una bustina, comprabustinaperfavore, compracalma, comprasilenzio, compraassenza, comprachenonvogliosaperecomemichiamo, compraedimenticami, e anche se non compri, man,  fai finta di regalarmi un batticuore, una speranza, un sogno di risate e pelle, di cortesie e fusa, di cose favorite e di cose eterne, di cose solo per me, che non prevedono altro, altre..
e invece nulla, vero billie l'immensa? e ci giochiamo a palletta con il nulla, e il vuoto pneumatico, e le dimenticanze. ti servo un'altra vodkina calda, da classe proletaria?  tu oscilli, ancheggi, t'aggrappi a una colonna di cielo, sfoderi un sorriso maldestro e canti. e gesù canti, e mi s'apre il costato a metà. tutto il miele del mondo, tutto il dolore del monde, a un passo, tuttotutto che gira su un piatto, si riposiziona la puntina e tu riparti, mia bambina divina. e mi perdo. non ti perdo. no, non ti perdo. tu sei parte di me, signora.

a love supreme.
daniela amenta
(2003)

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