domenica 16 febbraio 2014

Mi chiamerò ericdolphy










mi chiamerò ericdolphy. suonerò tutto. sarò gentile con le persone più grandi ma anche rigorosissima con chi cerca di approfittarsi di me. avrò come amico solo charlie mingus, peggio di un bastardo, che a suo modo mi vuole un gran bene. 
sarò ericdolphy, pronta a raccontare le mie cose favorite con il vecchio coltrane, e cadenzare di flauti l'aria quando si fa troppo secca o troppo umida. sarò come un angelo caduto sulla terra per poco, citerò melville, berrò laphroaig invecchiato 10 anni che sa di terra e torba.
non farò il tifo per nessuna squadra ma guarderò volentieri il gioco del pallone. il calcio non avrò per me il pathos che voialtri gli attribuite. sarà solo uno schema magnifico con note sorprendenti che, a volte, si intersecano come toni sulla partitura.

il mio preferito sarà lev yashin perché anche io sono un gatto nero e un portiere. paro stoccate e indifferenza, pianissimi e altissimi con la stessa tuta scura, mai una grinza di troppo.

mi chiamerò ericdolphy, leggerò i classici della letteratura russa e alcuni voluminosi tomi d'america, avrò una coppia di felini sempre al mio fianco: il maestro e margherita. mai più nascerò il primo aprile. troppo facile ricordarlo.

provate a rammentarvi solo il mio nome, allora. sono ericdolphy e attraverso gli spartiti come un uccello. l'altro bird.

sono l'altro bird e volo alto

daniela amenta

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