venerdì 24 gennaio 2014

Certe estati a Tormarancia

sottotitolo: quando ingravallo liberò il cane
(e successe l'iradiddio)



accadde l'anno scorso, nella notte tra il 14 e il 15 di agosto. il quartiere venne svegliato da un mugolio lugubre, un latrato di tragedia. in molti pensammo a un incidente a camillo, che è il cane del quartiere nostro, tormarancia (ce l'ha scritto pure sulla medaglietta). in molti ci affacciammo. e all'alba scoprimmo. sulla terrazza di un attico lo sconsolatissimo husky. rimase sulla terrazza, sotto un sole da tremila gradi, per tutto il giorno. su e giù. disperato. la serranda della finestra abbassata, e il cane su e giù, a infilare un muso triste e bianco tra le fessure del balcone.

rapida consultazione tra i vicini. "ma sto cane? ma che l'hanno abbandonato? ma l'hanno chiuso fuori, ma ce l'avrà  l'acqua? e da magnà sta bestia ce l'avrà??". quello del secondo piano, padrone di nerone, ci rincuorò dicendo che i proprietari dell'husky li conosceva, brava gente, che mai e poi mai l'avrebbero accannato.

e passò il 16 e a metà del giorno 17 di agosto. e ci iniziammo a preoccupare per davvero. l'husky piangeva come un vitello su e giù sulla terrazza rovente. fu allora che dal primo piano un urlo attraversò la tromba delle scale. "chiamiamo ingravallo". ingravallo, ex milite in pensione, è maresciallo nell'anima. di maresciallo ha l'alito, i peli nel naso e il passo piatto. ingravallo non parte mai nei giorni topici dell'anno e monitora il rione con sguardo d'aquila miope.

"marescià è successo questo e questo altro. mo so passati tre giorni. temiamo per il cane, dice che se chiama rollo, pora bestia". ingravallo precisissimo, chiese di visionare la scena da uno delle "postazioni" (traduzione: balcone). sopra l'attico incriminato c'è¨ la terrazza condominiale. e ingravallo disse: "domani mattina informo il comando generale centrale. interverranno loro. è¨ una faccenda delicata. queste bestie di razza aschi sono montanare, ormai so tre giorni che sta al caldo della fornace. può esse che sia ferito e/o disidratato".


quella notte dormimmo tutti poco e male, nell'attesa dell'intervento risolutore. dormimmo male ma il poco fu sonno de piombo.  e infatti non sentimmo il casino in casa dell'husky.

ingravallo, complice il buio, pensò di farci una sorpresa calandosi dalla terrazza condominiale per liberare il cane prigioniero. era già  planato, con un salto aerobico de una metrata. ma in contemporanea erano tornati i proprietari sfaccimmi della bestia montanara che un altro po' denunciano ingravallo-il-prode per infrazione di proprietà privata, furto, rapina e due intere paginette del codice penale.

anche allora fu grande, ingravallo. si ripulì le mani, accarezzò il cane sul capoccione. disse: "le bestie o se tengono bene, o niente. ve denuncio io per maltrattamenti, altro che cazzi".

poi si scopri che i proprietari sfaccimmi si erano assentati per via di un urgente ricovero in ospedale e che la vicina loro ci aveva le chiavi e che l'husky di nome rollo, ci aveva acqua e cibo a carrettate ma per malinconia aveva scelto di stazionare sull'assolato balcone.

ora ogni volta che rollo incontra ingravallo ringhia che è una bellezza.

daniela amenta
2004

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